Primavera lascia
Teneri giacigli
E rugiada scende
Su tuo manto maculato
Assorta
Su esile filo d'erba
Ad aspettare
Mutar di vento
Sfacciate elitre
Di bellezza e grazia
Sfiorano appena
Dischiuso fiore
E già voli via
Veli immortali
Di eterea farfalla
Impacciato bruco
Madre Natura
Ti dona poi
Armonica eleganza
Come soffice carezza
Scanzonata, maliziosa
In vibrante aleggiare
Ti porta dove vuole
Lieve brezza
Su palmo di mano
O boccioli di rose
Siete piccole
Sembrate anonime
Eppure
Lasciate segni
Come incrocio
Di tremule ali
E ninfe d'acqua
Roma, 9 febbraio 2014
Fotografia: Massimo Campanella
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