Che solitario
Volge
Al termine
Con le sue
Nuvole orlate
Come il vento
Che mai tace
Infuria
Su steli d'erba
E foglie porporine
Come la pioggia
Su un
Bocciolo
Ancora chiuso
Come il tuono
Inquietante
Crudele incubo
Che vince
Su notte silenziosa
Per infinito
Istante
Sono
Come il cielo
Dimenticato
Indisturbato
A volte
Anche maledetto
Disilluso
Ma sempre atteso
Da oscura
Cecità
Viterbo, 18 maggio 2013
Fotografia: Deborah Pozzoli
© Deborah Pozzoli – Le Mie Poesie – è vietato qualsiasi utilizzo, modifica e/o riproduzione anche parziale dei versi e delle fotografie senza il consenso degli autori. Tutti i diritti riservati – All rights reserved.
If you like my poetry work, you can follow me here: https://www.facebook.com/pages/Deborah-Pozzoli-Poesie/206243996109579 and https://twitter.com/photopoem.
Thank you to everyone for your support
La fotografia è bellissima: interessante la tua visuale e anche il tuo sguardo. Preciso il contrasto tra cielo, foglie e nuvole.
RispondiEliminaLa poesia è una metafora della vita quotidiana. Riesci sempre ad emozionare.
This poem talks alone. It's very intense.
RispondiElimina