Ti porto
Nelle parole
Negli occhi
Nei giorni
Di nuvole
E in quelli
Senza vento
Scende il sole
Senza fretta
Tra i vissuti
Vicoli trasteverini
Ti salutano
Campo di fiori
Il Colosseo
E quella
Stretta strada
Dove
Chiassose voci
Decantano
Merci e dicerie
Spruzzi d'acqua
Dalla Barcaccia
Come lucide
Gocce di pioggia
Mentre Trevi
Chiede un soldino
Per tornare
Alla gentil fontana
Che
Sotto nivea luna
Rivela
Impetuosa anima
Dei suoi romani
Lungo il
Tevere possente
T'apri all'orizzonte
Vecchio Castello
Ove nascosta
Rivive
L'antica storia
Di chi vi entrava
Perdendo
Il senno
E sia pure
La vita
Di notte
Ti culla Zefiro
Sfiorando
Il fiume sonnolento
Affacciato
Sul Colle Oppio
Qualcuno
Ti dona
Un altro saluto
Forse l'ultimo bacio
Tu aspetti
Al lume rosso
Dell'aurora
Così, puoi
Allontanare
Ogni lacrima
Ogni triste pensiero
A chi
Amandoti
Ti chiede
Appena
Un raggio di sole
Roma, 4 ottovre 2012
Fotografia di Massimo Montecolle
(Tutti i diritti riservati per legge)
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